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Studio Artena

In  pochi chilometri le valli di Lanzo salgono direttamente dalla pianura fino a superare con diverse cime i 3500 m di quota, con versanti che prevalentemente hanno esposizioni verso Nord o Sud ospitando quindi ambienti molto differenti tra loro.

PARCO NATURALE COLLE DEL LYS

Al confine tra la valle di Viù (la più meridionale delle valli di Lanzo) e la bassa val di Susa, nei comuni di Viù e Rubiana si trova il Parco naturale di interesse provinciale Colle del Lys, tra i 1013 m e i 1599 m di quota.  Caratterizzato da boschi alternati a brughiere, le specie arboree principali sono la betulla, il larice, l’abete rosso,il  sorbo montano e degli uccellatori ed il faggio. La loro diffusione e sviluppo risente ancora molto del grande sfruttamento della montagna avvenuto nei secoli scorsi, di cui il territorio custodisce ancora i terrazzamenti per le coltivazioni. La specie vegetale più significativa è la Euphorbia gibelliana che ha in queste zone l’unico luogo di vegetazione al mondo ed è per questo protetta.

Il parco si trova sulla traiettoria di una importante rotta migratoria, si possono quindi osservare, tra gli altri, falchi pecchialioli, nibbi bruni e reali, gheppi e bianconi. Nella zona sono presenti e stabili i galli forcelli e coturnici, uccelli tipici della fauna alpina ultimamente in declino numerico in molte zone dell’arco alpino. Tra i mammiferi si segnala il ritorno del lupo, l’abbondante presenza di caprioli, ma anche camosci, volpi, faine, donnole e scoiattolo rosso.

L’area del parco si caratterizza anche da affioramenti di peridotiti, rocce che si sono formate nella profondità del mantello oceanico e che qui sono state spinte in superficie durante la formazione delle Alpi. L’eccezionalità di poter osservare facilmente questo tipo di roccia rende il sito  un museo a cielo aperto per gli studiosi di geologia. Questo materiale sotto l’azione erosiva degli agenti atmosferici si è frantumato in blocchi che grazie ad un fenomeno di lento scivolamento hanno formato dei veri e propri fiumi di roccia (rock stream).

La zona è stata la base della 17° Brigata partigiana Garibaldi “Felice Cima” da cui partivano azioni nelle zone della bassa val di Susa e dintorni di Torino e dove numerosi combattenti hanno trovato rifugio. È stata anche teatro del sanguinoso eccidio del 2 luglio 1944 in cui 26 giovani vennero trucidati. A ricordo di questo periodo, oltre al monumento in onore di tutti i caduti delle valli Sangone, Chisone, Susa e Lanzo, si trovano ora alcuni percorsi della memoria e l’ecomuseo della Resistenza al colle del Lys.

SIC PIAN DELLA MUSSA

Questo Sito d’Importanza Comunitaria (Direttiva Europea Habitat) è una vasta area alla testata delle valli nei comuni di Usseglio, Balme e Groscavallo, ad altitudini comprese tra i 1800 m e i 3676 m, in cui sono presenti ben 19 ambienti di interesse comunitario, di cui 2 prioritari. La zona prende il nome dall’ampio pianoro omonimo ed è caratterizzata prevalentemente da ambienti rocciosi e praterie di alta quota dove numerose sono le morfologie di origine glaciale. Sono presenti alcuni boschi nelle parti più basse (lariceti su pascolo o su rododendri), zone umide e megaforbieti soprattutto con esposizioni a nord, nonché i ghiaioni della Stura dove l’impatto antropico è più forte.

Numerose le specie botaniche protette, tra cui alcune rarissime anche a livello nazionale e regionale come la peonia selvatica e tre specie di Carex.  Per quanto riguarda la fauna sono segnalate circa 100 specie di uccelli, tra le quali nidificano il biancone, il falco pecchiaiolo e l’aquila reale, ma spesso sono avvistati anche il gipeto ed il grifone. Altre specie faunistiche di importanza comunitaria sono il biacco, la lucertola muraiola e il lepidottero Parnassius apollo.

La zona ha un’elevata frequentazione turistica di escursionisti ed alpinisti, supportati dalla presenza di alcuni rifugi e da sentieri e mete di differenti difficoltà e tipologia.